Francese per principianti

di | 13/02/2019

Le peripezie di un rifugiato israeliano che approda a Parigi ed un bel documentario per (ri)scoprire il cinema di Agnès Varda, anche lei emigrata a Parigi

Tom Mercier in una scena di Synonymes di Nadav Lapid

Tom Mercier in una scena di Synonymes di Nadav Lapid

Due donne innamorate nella Spagna di inizio Novecento non hanno altra scelta che travestirsi per evitare scandalo e repressione: in Elisa y Marcela Isabel Coixet racconta con un tono sommesso e dolente la storia vera di una coppia di donne costrette a continue fughe e sotterfugi umilianti. Ancora una fuga in Synonymes di Nadav Lapid, in cui il regista si ispira alla sua stessa storia di esule volontario da Israele nella apparentemente più accogliente Europa: ritrovatosi letteralmente nudo in un appartamento vuoto, Yoav deve fare tabula rasa del suo passato e apprendere una nuova lingua e un nuovo linguaggio. Fuori concorso il bel documentario Varda par Agnès in cui Agnès Varda si racconta con la stessa spigliatezza dei suoi film.

Nella sezione Panorama ancora un film greco duro e spietato: To thávma tis thálassas ton Sargassón di Syllas Tzoumerkas parte da una insana vicenda di manipolazione degli affetti per disegnare il quadro di una società irrimediabilmente corrotta. In un crescendo di brutalità, proprio quando sembra dare speranza il film precipita in un finale disperato e senza uscita. Sceneggiatura a volte arrancante ma grande prova di tutti i protagonisti. In O Beautiful Night Xaver Böhm traspone Il settimo sigillo in chiave ironica e in una ambientazione urbana (una Berlino forse più romantica di quanto non lo sia in realtà) che però non mantiene le promesse.

Nella sezione Forum l’appassionante battaglia di un gruppo di agguerrite giocatrici di calcio somale in Oufsaiyed Elkhortoum di Marwa Zein, bel documentario con le calde luci dell’Africa che mette ancora una volta di buon umore nonostante la storia non finisca propriamente nel migliore dei modi. O almeno, non ancora…

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