La mala educación secondo François

di | 08/02/2019

Un Ozon contenuto ed efficace nel delineare una storia di adulti che invocano giustizia per le molestie subite da un prete cattolico da bambini

Un fotogramma di <i>Öndög</i> di Wang Quan'anUn fotogramma di Öndög di Wang Quan'an

Un fotogramma di Öndög di Wang Quan’an

Il concorso si apre con l’atteso Grâce à Dieu di François Ozon che nonostante il tema scottante e, purtroppo, ancora di grande attualità degli abusi sessuali nella chiesa cattolica, riesce a mantenere un tono controllato e a concentrarsi più sugli aspetti psicologici della vicenda, lavorando sulle ambientazioni e un uso efficace del flash-back, che non su quelli mediatici. Ancora una storia di infanzia difficile in Systemsprenger: Benni è una bambina affetta da una grave psicosi che nessuna struttura è in grado di gestire, nel gergo una che manda in frantumi il sistema, da cui il titolo del film. La regista Nora Fingscheidt ricorre a tecniche tipiche dei film dell’orrore (esplosioni improvvise di violenza incontrollabile, suoni e colori saturi), aiutata da una giovanissima interprete, Helena Zengel, perfetttamente a suo agio nel ruolo della bambina indemoniata. Dalle intasate metropoli europee alle deserte pianure asiatiche: Wang Quan’an con Öndög fa un bell’esperimento ambientando negli spazi sconfinati della Mongolia la ricerca dell’intimità e della vicinanza, riuscendo a mantenere l’unità narrativa nel contrasto tra la durezza del paesaggio e di certe relazioni umane e la dolcezza di affetti inattesi.

Nella sezione Panorama Laura Amelia Guzmán e Israel Cárdenas in La fiera y la fiesta rendono omaggio alla poetica del regista dominicano Jean-Louis Jorge, con Geraldine Chaplin nel ruolo di una attrice sul viale del tramonto che si ostina nel voler portare a termine il progetto incompiuto del regista scomparso prematuramente. In Hellhole di Bas Devos la precarietà e il disorientamento di una civiltà sull’orlo dell’abisso, con Alba Rohrwacher ancora una volta nel ruolo di una donna che combatte la sua battaglia quotidiana tra tentazioni di omologazione e irrimediabile devianza.

Nella sezione Forum l’eccellente Erde di Nikolaus Geyrhalter: la terra manipolata, scavata, spostata in tutti i continenti e sotto tutte le forme, uno studio sull’insopprimibile desiderio di mettere sotto controllo le indomabili forze della natura, tra estetica e fini puramente materiali.

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