La Berlinale premia etica ed estetica (separatamente)
L’abituale attenzione all’attualità e il giusto riconoscimento al cinema d’autore nei premi della Berlinale nella prima edizione post-covid
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La mediocrità del male secondo Rasoulof
L’orso d’oro 2020 va ad un film iraniano che, nell’urgenza dell’attualità, parla di dilemmi morali universali e senza tempo
Leb’ wohl Dieter, benvenuto Carlo
La Berlinale guarda al futuro nei premi e saluta il direttore Dieter Kosslick dopo quasi venti anni
Il cinema a corpo libero di Adina Pintilie
Un tema non banale visto con rispetto e partecipazione: a Berlino vince (due volte) il film della regista romena
L’altra faccia (quella buona) dell’Europa
Anche quest’anno Europa protagonista alla cerimonia di premiazione, mentre grande assente è il cinema orientale, con l’eccezione di Hong Sangsoo
Taxi driver a Teheran
Grande emozione per il nuovo film di Panahi, impossibilitato a muoversi da Teheran a causa della condanna del governo iraniano
Fiori di ghiaccio
l vincitore dell’Orso d’oro 2014 si era già fatto notare per film come “Night Train” nella sezione Un Certain Regard a Cannes 2007
Berlinale 2013: vince il romeno Netzer
Il premio speciale della giuria è andato a Tanovic per il suo coraggioso film sulla vita degli zingari nella ex-Jugoslavia
No country for children
Un’altra grande interpretazione di Luminita Gheorghiu nel nuovo film del regista rumeno