I premi principali delle Giornate di Soletta vanno a due film in forma di documentario, un modo di raccontare la realtà che sta guadagnando sempre più consenso

I vincitori delle Giornate di Soletta, da sinistra a destra: Nicola Bellucci, Frank Matter, Nadine Luechinger e Maja Tschumi.
Il festival svizzero più importante celebra i suoi primi sessanta anni premiando film che privilegiano uno sguardo agli eventi del modo esterno, con opere che lasciano parlare i protagonisti senza ricorrere alla finzione. Il premio delle Giornate di Soletta, attribuito dalla giuria composta dal regista Bruno Deville, dalla sceneggiatrice Laila Stieler e dal fotografo Alex Kühni, va ad un film dove tragedia e, seppur debole, speranza si incontrano nelle figure di due giovanissimi protagonisti della “rivoluzione di ottobre” irachena : Immortals1 di Maja Tschumi. Il premio del pubblico è andato a Quir2 di Nicola Bellucci, un’altra storia di resistenza, questa volta nella Palermo odierna dove le persone LBGTQI+ cercano semplicemente uno spazio per poter vivere la propria vita a modo loro. Conclude la trilogia dei premi principali, Visioni, un altro documentario: Bilder im Kopf3 di Eleonora Camizzi.
La serie dei documentari vincitori continua nella categoria dei cortometraggi, dove è stato premiato Exit Through The Cuckoo’s Nest4 di Nikola Ilić. Ed anche il vincitore della sezione dei cortometraggi di animazione, attribuito dal pubblico, può essere visto come un documentario: Storytelling5 di Nils Hedinger è una ironica e a volte decisamente sarcastica riflessione sul potere della propaganda e dei mezzi di comunicazione.
- Immortals, regìa di Maja Tschumi, Svizzera-Iraq 2024, 94′
- Quir, regìa di Nicola Bellucci, Svizzera 2024, 105′
- Bilder im Kopf, regìa di Eleonora Camizzi, Svizzera 2024, 77′
- Exit Through The Cuckoo’s Nest, regìa di Nikola Ilić, Svizzera 2024, 20′
- Storytelling, regìa di Nils Hedinger, Svizzera 2024, 8′