Dai rapporti di coppia agli affari di famiglia alle guerre etniche ci si interroga sui motivi e sulla natura della violenza che sembra regolare molte delle dinamiche sociali

Una immagine dal film Reise der Schatten di Yves Netzhammer.
Ultimo capitolo della trilogia sulla famiglia, Der Spatz im Kamin1 di Ramon Zürcher prosegue sulla linea del tratteggio dei personaggi tramite rapide pennellate, ma stavolta indulge in scene di violenza assenti nei due film precedenti. A fare da contrappunto, escursioni nel mondo dei sogni e delle visioni, inevitabile epilogo sul cammino del superamento dei traumi subiti tramite la messa in scena e la rappresentazione. Ancora affari di famiglia e conflitti irrisolti in Alpha2 di Jan-Willem van Ewijk, dove la resa dei conti tra un padre egocentrico ed un figlio ancora scosso dalla perdita della madre avviene sulle gelide cime delle Alpi, ma con esiti molto diversi da quelli attesi. Come in Sauvages3 di Claude Barras, Pia Marais mette in scena il conflitto tra capitale e natura attraverso il confronto tra padre e figlia: in Transamazonia4 si aggiunge anche l’aspetto spirituale-religioso, decisamente di attualità con i sempre più presenti evangelici ad occuparsi della politica e dell’economia nel continente Americano.
Ancora conflitti ma stavolta tra persone: Yvann Yagchi, palestinese di origine ma nato e cresciuto in Svizzera, si propone di analizzare il conflitto Israele-Palestina con un suo amico d’infanzia che ora vive in una colonia israeliana nei territori occupati. Avant il n’y avait rien5 è l’ennesima testimonianza sulla rimozione del popolo palestinese da parte della società israeliana. Dal Medio Oriente ai Balcani un altro territorio testimone di una guerra fratricida: in The Landscape And The Fury6 Nicole Vögele segue con estrema delicatezza e rispetto reduci della guerra e rifugiati da guerre attuali i cui cammini si incrociano.
Prodotto dalla Liechti Productions di Peter Liechti, Reise der Schatten7 di Yves Netzhammer è una affascinante immersione nell’estetica di certa computer graphics un po’ vintage per analizzare le dinamiche del rapporto di coppia: gli esseri umani ridotti a strutture geometriche oblunghe che si articolano in movimenti meccanici in paesaggi da videogioco. Il punto di vista privilegiato dall’alto rafforza la sensazione di osservare un esperimento, e al tempo stesso l’atto di creazione da parte del regista.
- Der Spatz im Kamin, regìa di Ramon Zürcher, CH 2024, 117′
- Alpha, regìa di Jan-Willem van Ewijk, NL-CH-SI 2024, 104′
- Sauvages, regìa di Claude Barras, CH 2024, 90′
- Transamazonia, regìa di Pia Marais, FR-CH-DE-TW-BR 2024, 112′
- Avant il n’y avait rien, regìa di Yvann Yagchi, CH 2024, 71′
- The Landscape And The Fury, regìa di Nicole Vögele, CH 2024, 140′
- Reise der Schatten, regìa di Yves Netzhammer, CH 2024, 87′